A chiudere la prospettiva del presbiterio, davanti agli stalli del coro, si trova l'alzato dell'antico altare maggiore, opera tardobarocca realizzata a Roma nel 1728, in marmo, onice e bronzi dorati. Dipinta originariamente su tavola, è stata trasferita su tela durante un restauro del 1877. L’architettura del Duomo rappresenta un caso felice di armonizzazione delle diverse epoche storiche in cui fu realizzato. Le successive fasi stilistiche (gotico, rinascimento, barocco) sono fra loro accordate dalla sapienza degli architetti e dalla perizia delle maestranze che vi operarono. Forse si tratta di una rappresentazione della precedente cattedrale di Santa Maria Maggiore: lo stile romanico della costruzione, le finestre, il rosone, le decorazioni, inducono a supporlo.[13]. E’ stata costruita nel 1396, dieci anni dopo l’inizio della costruzione del Duomo di Milano. All’ingresso del Duomo, con una piccola donazione, sarà possibile farsi stampare un codice da inserire nel proprio smartphone o tablet. DICEMBRE 2018 GENNAIO 2019 Martedì 1 Solennità della SS. L'organo è stato restaurato ed ampliato dalla ditta Mascioni nel 1998 e nel 2000, con l'aggiunta di altre 122 canne e due registri. [6] Successore di Lorenzo degli Spazzi fu l'ingegnere comasco Pietro da Breggia, noto anche come il Breggino, che rimase in servizio nel cantiere fino al 1452 anche se, in quanto "ingegnere ducale", era spesso in viaggio per seguire altri cantieri in tutto il Ducato. Il Capitolo della cattedrale con i dipendenti e i volontari sono vicini a Pina ed Enrica nel ricordo del loro caro Evandro, che il Signore ha chiamato a sè nel giorno dell'Epifania. Toccata e fuga in re minore di Bach suonata all'organo del Duomo di Messina da Don Giovanni Lombardo - Duration: 10:38. La sacrestia si presenta come un severo spazio cinquecentesco: il pavimento, in marmi bianchi e neri in continuità con quelli delle navate, presenta un disegno semplice; le armadiature di legno di noce, pur non presentando un rivestimento continuo delle pareti, sono di elegante fattura; sulle quattro alte pareti dominano le slanciate finestre, di cui due affacciate rispettivamente sul presbiterio e sulla navata laterale. Anche le immagini centrali richiamano un contesto paradisiaco: l'ostensorio (di rito ambrosiano) sorretto dagli angeli è mostrato da un cielo abitato da numerosi angeli, mentre sant'Abbondio benedicente incede su un tappeto vegetale così astratto e distante dalla naturalezza della vegetazione reale che non può che far pensare al giardino dell'Eden. Nel 2015 parallelamente ai lavori di pulitura del transetto di sinistra, l’organo “Corale” è stato revisionato. Al di sopra della raffigurazione del Creatore domina quella della Risurrezione di Gesù: il Cristo risorto è in piedi tra un angelo e una figura femminile. Due arazzi della collezione, infine, entrambi con La nascita della Vergine, non sono esposti in cattedrale: uno (manifattura lombarda, 1525-1535, dono del vescovo Volpi), di gusto ancora quattrocentesco come quello dell'Assunzione, è in deposito presso la Pinacoteca di palazzo Volpi, mentre l'altro (Firenze, 1634-1635, cartone di Giovan Battista Recchi che riprende una tela del Morazzone nella chiesa di Sant'Agostino) si trova in una sala del palazzo vescovile. Le lapidi sottostanti furono dettate da Benedetto Giovio nel 1498 e, tradotte dal latino, così recitano:[14], «Ordo Populusque Comensis | C. Plinium Secundum | mactum ingenio uirum dignatione clarum | doctrina admirabilem ut qui olim | imperatorum Caesarum Vespasianorum amicitiam | meruerit officia maxima gesserit ac scriptores | uniuersos copia et uarietate superauit | municipem suum incomparabilem | statua et ellogio ornauere.Tantus honor dulcisque iuuat me fama Secundum | at magis conciues haec posuisse meos.», «La città di Como ha onorato con questo monumento Caio Plinio Secondo, suo patriota impareggiabile, uomo onorato per ingegno, illustre per le cariche rivestite, ammirevole per la scienza, tanto da meritare a suo tempo l'amicizia degli imperatori Vespasiano e Tito, rivestì cariche importantissime e superò tutti quanti gli scrittori per la quantità e la varietà della sua opera.Un così grande onore mi è gradito e questa fama piace a me, Secondo; | ma di più mi piace che i miei concittadini abbiano collocato questa memoria. Pervenuti alla cattedrale per un lascito testamentario di Giacomo Gallio, secondo Marchese d'Isola, del 1686, essi sono parte della ben più ampia raccolta della nobile ed antica famiglia Gallio, che di essa faceva lustro nella sua villa di Borgovico, edificata da Marco Gallio nel 1615 (la villa Gallia ora sede di rappresentanza della Provincia di Como) e della villa del Balbiano, voluta sempre dall'abate Marco nel 1636, sulla riva del lago a Campo di Ossuccio. La terza campana in ordine di grandezza (FA3) è stata fusa … Basilica Cattedrale di Como Apertura Basilica Cattedrale: 07.30 – 19.30 giorni feriali; 07.30 – 20.00 giorni festivi Apertura chiesa di S. Giacomo: 09.30 – 12.30 lunedì-venerdì da Pasqua a ottobre SS. Ubicata non lontano dalla riva del lago, per la vicinanza all’antico Palazzo vescovile affacciato su una darsena, è il segno storico più forte del periodo in cui Como, tramite le vie di … Ingresa tus fechas para ver la disponibilidad,, Sulle tre navate gotiche, ad archi acuti e volte a crociera costolonata, costruite nel Quattrocento, furono innestate le tre absidi rinascimentali, costruite fra il Cinque e il Seicento, sulle quali si prevedeva una cupola che, dopo molti progetti non realizzati, fu innalzata su disegno tardobarocco di Filippo Juvara. Sa construction débuta en 1396 et s'acheva au cours de la première moitié du XVIII e siècle (coupole de Filippo Juvarra). [10] Celebrazioni ed appuntamenti presso la Basilica Cattedrale di Como per il mese di Novembre. N. 2 di 84 Cose da fare a Como. Festive 17.00 sabato e vigilie; 08.00 – 10.00 – 12.00 – 17.00 – 19.00 domenica e … Ubicata non lontano dalla riva del lago, per la vicinanza … Su questa iniziale struttura rinascimentale la sacrestia settentrionale, detta "del Capitolo" o "dei Canonici", venne completata con la decorazione e l'affresco del soffitto nel 1570 e con la costruzione, nella prima metà del XVIII secolo delle scenografiche armadiature, dei confessionali in angolo e del pavimento marmoreo a disegni in marmo bianco di Musso, nero di Varenna e rosso di Arzo. Il tema centrale dell'affresco è la Vergine incoronata dalla Trinità nella gloria del Paradiso. L’ inaugurazione del nuovo complesso avvenne il 26 maggio 1888. [17] Si nota come la parte centrale della facciata sia strutturata in modo molto preciso: in basso Adamo ed Eva rappresentano l'umanità, salendo si incontrano i santi, e nel punto più alto Dio stesso e il Cristo risorto. Degli stessi anni sono i pagamenti al moltrasino Giuseppe Bianchi, architetto della fabbrica del duomo già dal 1609, per gli stucchi. Tra i pittori del XVI secolo spiccano Bernardino Luini, Gaudenzio Ferrari, Antonio Sacchiense da Pordenone, del XVII il Morazzone. Decoratori delle volte Carlo Fontana e Francesco Gabetta (1839) e delle vetrate i Bertini (sec. Un Medioevo romanzato e melodrammatico, per lo più d'invenzione.Non sfugge a questi limiti la realizzazione delle storie di sant'Abbondio, ambientate astoricamente (a dispetto delle intenzioni) in contesti goticheggianti, da scenografia teatrale, castigata soltanto dalla ristrettezza oggettiva del campo pittorico disponibile.[...] Una volta collegati alla rete internet e inserito il proprio codice, sarà possibile seguire … L’architettura, le sculture e le pitture del Duomo documentano l’incontro tra la cultura figurativa transalpina e le scuole italiane. Nella cattedrale, un'altra opera del Morazzone è lo, Anzi, alcuni episodi effettivamente presenti nei vangeli, come. La sfera di luce (una luce solare che entra nel tempio, ma anche una irradiazione di una presenza misterica che esce da esso) rappresenta, più esplicitamente, l'unità della natura divina. Il sito che state visualizzando in questo momento verrà disattivato entro pochi giorni. Sacramento. Nella percezione degli spazi esterni della cattedrale, i grandi parallelepipedi, posti nelle intersezioni d'angolo tra le due absidi laterali e quella centrale, risolvono l'architettura del duomo che, nell'alternanza tra superfici curve e angoli retti, offre nella prospettiva da est una delle immagini più efficaci e suggestive del Rinascimento comasco. Per i vespri feriali suona la campana più piccola e per le messe feriali suonano le due campane piccole. Questa suggestione prevale nella percezione d'insieme degli spazi architettonici, mentre nel dettaglio ciascuna vetrata, ad esclusione del rosone, dà un apporto di luci e colori di qualità inferiore a ciò che avrebbero potuto dare opere vetrarie coeve all'architettura del XIV secolo. Opera dei Maestri campionesi, esso era stato donato al duomo nel 1317 - segno di prestigio più che di devozione - da un rampollo della potente famiglia ghibellina dei Rusca, Valeriano, arcidiacono della cattedrale e fratello del signore della città Franchino.[25]. Lo spazio centrale della liturgia è stato allestito nel 1986, secondo le norme della riforma voluta dal Concilio ecumenico Vaticano II, riorganizzando gli spazi del precedente presbiterio. Ancora prima dell'"altare della Madonna" (realizzato nell'abside meridionale tra il 1641 e il 1686), con la decorazione delle due sacrestie l'intendimento esplicito era quello della devozione mariana, chiara espressione della catechesi controriformista, che si opponeva con violenza alla cultura religiosa del Protestantesimo, e nello stesso tempo proseguiva la riflessione tematica dell'intitolazione della cattedrale alla Vergine Assunta. NOVEMBRE – 1 venerdì – Solennità di Tutti i Santi (orario festivo): ore 12.00 Santa Messa con i Neofiti; ore 16.00 Vespri Solenni; ore 17.00 Pontificale. Nell'anta dell'armadio di fronte all'ingresso è incorniciata una Santa Famiglia con san Giovannino e santa Elisabetta che presenta riferimenti alla scuola leonardesca. Il transito della Vergine eseguito, probabilmente, su un cartone di Giuseppe Arcimboldi, presenta espliciti riferimenti iconografici a Bramantino e Bernardino Luini. Ciò che si vuole affermare è in sostanza che la vetrata non soltanto deve trasmettere luminosità, ma deve mantenere, e non negare, il carattere architettonico delle lastre vitree (da intendersi come superfici/diaframmi), garantendo la bidimensionalità dell'immagine.[31]». La presenza più radiosa tra le vetrate resta quella del rosone centrale: La parte scultorea del rosone si presenta come un'opera assai raffinata: la ruota di colonnine, archi e costolonature forma sulla facciata esterna un prezioso ricamo mentre all'interno riverbera la composizione di armoniosi colori primari. Lo spazio interno dell'edificio è organizzato in tre navate, realizzate nel XV secolo, per far posto alle quali fu sacrificata parte del broletto. La costruzione della cupola fu completata, non senza traversie (lo stesso Juvarra morì nel 1736) e dopo numerose varianti in corso d'opera, nel 1740: erano passati quasi tre secoli e mezzo dalla fondazione della nuova cattedrale. Appena si entra in cattedrale, si incontrano anche tre manufatti che riportano alla storia dell'edificio precedente, la cattedrale romanica di Santa Maria Maggiore: Lungo i secoli, le pareti delle navate laterali furono arricchite di altari secondari, tipici degli sviluppi del rito latino nel Medioevo e nei secoli successivi. Al centro dello spazio si trova dunque l'altare della preesistente cattedrale di Santa Maria Maggiore. La facciata tardo-gotica, in marmo di Musso, realizzata tra il 1457 e il 1486, è allineata al broletto e alla torre civica, entrambi preesistenti (tanto che il "taglio" all'estremità destra del fronte del broletto è evidente, in corrispondenza con la facciata). La sacrestia meridionale è detta "dei Mansionari" dal titolo che era attribuito ad un gruppo di preti, di rango inferiore ai canonici, istituito nel 1618 da Marco Gallio, primo Signore d'Isola e abate commendatario di Sant'Abbondio. Qui Amanzio trasferì la propria sede e qui venne sepolto, come pure Abbondio e diversi loro successori. Editor. La Cattedrale di Como incorpora in se decine di secoli di storia ed arte. Un altro nome con cui si indica la cattedrale … Probabilmente fu con Abbondio che il culto cristiano entrò ufficialmente anche nella città murata, nel foro della quale venne eretto il primo battistero intramurario, San Giovanni in Atrio, considerato già allora il battistero ufficiale del vescovo anche se la cattedrale rimaneva la basilica suburbana dei Santi Pietro e Paolo: la sede del vescovo, in effetti, fu mantenuta, ancora per diversi secoli, nel pago suburbano di Zezio. Nel duomo sono sepolti alcuni vescovi di Como e anche alcuni laici, tra i quali Benedetto Giovio, fratello maggiore del più noto Paolo, e il medico Giovanni Paolo Rezzonico. La Compagnia era stata istituita prima del 1571 con le stesse prerogative che avevano le analoghe confraternite del Santissimo Sacramento diffuse in tutte le parrocchie della diocesi come strumento tipico della devozione controriformista: gli aderenti si impegnavano a mantenere sempre accesa la lampada davanti al tabernacolo, a dedicarsi a pratiche devozionali e ad opere di bene (come fornire di dote le ragazze povere). Nel 1887 Marco Enrico Bossi, organista e maestro di Cappella, promosse un radicale rifacimento di tutti i corpi sonori del Duomo: nella cassa di destra fu collocato l’ organo “Maggiore”, costruito da tre corpi per complessivi 55 registri ed oltre 3000 canne; nella cassa di sinistra venne disposto l’ organo “Minore” con 24 registri e 1067 canne. [23] Un cartiglio posto tra il riquadro della Presentazione della Vergine al tempio e quello dello Sposalizio della Vergine e san Giuseppe contiene la scritta: Antonio Sachiense ditto el Moreo de Pordono MDLXX. DIOCESI DI COMO . Cattedrale La cattedrale è la chiesa più importante di una diocesi, di cui è il centro liturgico e spirituale. 617 Followers, 37 Following, 399 Posts - See Instagram photos and videos from Basilica Cattedrale di Como (@cattedraledicomo) Nella volta della sacrestia «una grandiosa cornice di stucco toccato d'oro a sguscione di certo garbo e nel quale sono illustrati vari momenti della vita della Vergine, racchiude il gran campo rettangolo centrale nel quale è portata al cielo, accompagnata da un nimbo d'angioletti e dalle dolci note di alcuni cherubini musicanti». Nella cattedrale si trova l'organo a canne Balbiani-Vegezzi-Bossi opus 1519. Otto di essi, omogenei per misure e inquadramento delle scene, sono stati sistemati dall'architetto Federico Frigerio, nel secondo dopoguerra, tra le arcate della seconda e terza campata (purtroppo in disordine sia dal punto di vista tematico sia cronologico). Esse furono costruite negli ultimi decenni del XVI secolo insieme con il presbiterio e gli arconi d'imposta della futura cupola. Si tratta di Antonio Licinio il giovane, detto il Sacchiense, da Pordenone, nipote del celebre Pordenone, dal quale riprendeva i ricercati colori e l'uso delle grandi figure in primo piano nella composizione. Diversi progetti presero in considerazione il completamento, in termini rinascimentali delle navate gotiche: una soluzione fu proposta da Tommaso Rodari nel 1487, quindi dall'Amadeo nel 1510; infine, nel 1519, Cristoforo Solari realizzò le tre absidi con le due sacrestie che da quel momento avrebbero caratterizzato l'aspetto della cattedrale di Como. 16 Novembre 2015. If you book with Tripadvisor, you can cancel up to 24 hours before your tour starts for a full refund. Probabilmente le campane del duomo sono state mantenute "a slancio", dopo la diffusione (dal XVIII secolo) in tutta la Lombardia e il Piemonte del concerto ambrosiano, anche al di fuori dalla diocesi di Milano, per sottolineare il fatto che la diocesi di Como non abbia mai adottato il rito ambrosiano, avendo celebrato la liturgia prima in rito patriarchino e poi, dopo la soppressione di questo, in rito romano (anche il duomo di Monza, di rito romano, ha campane a slancio). Disposizione fonica degli organi della Cattedrale. La maggior parte delle sculture presenti sulla facciata sono ancora realizzate secondo il gusto gotico, sebbene alcune di esse presentino già caratteri marcatamente rinascimentali. Deja que Expedia.com te ayude e ¡inspire tu próximo viaje! [46], L'adorazione dei Magi, nella lunetta del portale principale, Pala della Madonna delle grazie di Andrea de Passeri, Altare di santa Lucia con ancona della Passione di Tommaso Rodari, Transetto nord, con l'altare del Crocifisso, Transetto sud, con l'altare della Vergine di Francesco Maria Richini, Cristo predica alle folle, vetrata di Pompeo Bertini, La Pentecoste, arazzo su cartone di Alessandro Allori, «Concedesi licenza a maestro Lorenzo degli Spazzi di andare a Como per lavorarvi nella chiesa maggiore, giusta la richiesta fattane del Comune e d'uomini d'essa città», «Proprio mentre alcune cattedrali stupende, bombardate da eserciti privi di senso civile, giacevano rase al suolo, la parte centrale e superiore di questa facciata, pericolosamente inclinata in avanti, fu smontata fino all'altezza del rosone, per la sicurezza del monumento e dei cittadini, e poi ricostruita e ripristinata: un lavoro assai meritevole per competenza tecnica e senso di fede. Le campane del duomo formano un concerto in Re♭, intonato secondo l'accordo della Salve Regina: La campana civica suona a distesa al mezzogiorno feriale: dopo il "Campanù di Bergamo" è la più grande campana storica della Lombardia tuttora in funzione. Quando poi il lago si ritirò, la rana, conquistata dalla bellezza della cattedrale, decise di non staccarsi più da essa, e si trasformò in una rana di pietra nascosta tra i fiori e le foglie che decorano il portale. Nel 1570 veniva affrescata da Antonio Licinio il giovane, detto il Sacchiense da Pordenone, la sacrestia settentrionale, detta "dei Canonici"; nel 1611-1612 sono documentati i pagamenti per gli affreschi della volta della sacrestia dei Mansionari a Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone. Alle 15 di ogni venerdì, per annunciare la morte di Gesù Cristo, suona la campana maggiore. «La costruzione della Cattedrale di Como, nei lunghi secoli della sua storia, ha impegnato generazioni di muratori, architetti e artisti. Sopra al cornicione d'imposta la volta fiorisce di luci e colori negli stucchi e dipinti seicenteschi. Basilica Cattedrale di Como. La Cattedrale di Como Quasi quattrocento anni furono impiegati dalle maestranze comasche per la realizzazione del Duomo, avviata nel 1396, la cui facciata è a tutt’oggi uno dei più ragguardevoli esempi di tardo gotico dell’Italia settentrionale.